“Un parlamentare deve apparire al di sopra di ogni sospetto, come la moglie di Cesare. Gaio Giulio Cesare aveva divorziato dalla seconda moglie Pompea, perché aveva saputo che l’amante Clodio, si era introdotto nella sua casa: al processo sul divorzio non fece menzione del fatto e affermò che sua moglie non doveva neanche essere toccata dal sospetto. Resta però il fatto che Maraia non è la moglie di Cesare e che comunque Pompea aveva tradito il marito.
Sono trascorsi circa due mesi da quando l’on. Generoso Maraia, ha reso noto ai suoi concittadini di non aver mai chiesto una verifica della giunta del Comune di Ariano e della maggioranza che la sostiene: qualcuno, a suo dire, si era sostituito a lui sui social. Insomma, c’era stata una sostituzione di persona a sua insaputa, un fatto gravissimo, che avrebbe potuto mettere in crisi l’attuale giunta e portare gli Arianesi di nuovo al voto. L’on. Maraia, giustamente, aveva dichiarato l’intenzione di sporgere denuncia contro l’ignoto che gli si era sostituito. Gli avevo espresso solidarietà, ricordandogli che presso la Camera dei deputati c’è un posto di polizia, dove avrebbe potuto fare denuncia e individuare il lestofante che aveva osato sostituirglisi. È passato molto tempo e il Maraia non ci ha fatto più sapere nulla. L’onorevole, che è molto attivo sui social, presente sui media cartacei e on line, che ci informa costantemente sugli ordini del giorno che presenta e su quelli che vengono approvati, pur sapendo che un ordine del giorno non è certo un emendamento o una legge, bensì solo un atto di cui nessuno terrà conto, ma del quale lui si potrà vantare, questa volta, nonostante abbia solennemente affermato che avrebbe denunciato chi si era sostituito a lui, non ha pubblicato né la denuncia che aveva dichiarato avrebbe fatto, né tantomeno se sia stato individuato il colpevole. Avevo espresso solidarietà all’on. Maraia, ma comincio ad avere dei dubbi sulla veridicità di quanto da lui dichiarato. D’altronde, prima delle ultime elezioni comunali, una delegazione dei sostenitori della candidatura di Giovanni La Vita a sindaco, si era incontrata presso l’Agriturismo Villa Tre Colli, con l’on. Maraia e il suo portavoce, per verificare l’eventualità di un’alleanza tra i Cinque Stelle e la lista a sostegno di Giovanni La Vita. Correttamente, l’on. Maraia ci aveva comunicato che i Cinque Stelle avevano già proposto ad Enrico Franza un’alleanza politico-elettorale e si erano detti disponibili a ritirare il loro candidato sindaco. In quell’occasione aveva raccontato che c’era stata però una rottura, in quanto il Franza, stando all’onorevole, gli aveva detto che la sua candidatura a sindaco era soltanto un atto propedeutico a una candidatura in parlamento. Maraia si era pertanto dichiarato disponibile ad allearsi con la lista a sostegno di Giovanni La Vita, pur ponendo una pregiudiziale sulla candidatura a sindaco di quest’ultimo. Nel successivo incontro, l’on. Maraia aveva delegato suo fratello, che aveva dichiarato che era stata superata la pregiudiziale su La Vita, rinviando a un ulteriore incontro. Da allora più nulla, finché non si scoprì che nel frattempo era stata siglata un’alleanza con il candidato Franza. D’altronde l’on. Generoso Maraia, già di Rifondazione Comunista, con disinvoltura, si è candidato alla Camera dei deputati con il Movimento Cinque Stelle e con altrettanta disinvoltura, è passato alla nuova formazione politica, Insieme per il futuro, capeggiata dal ministro Di Maio, collocandosi pertanto su una poltrona situata alla destra di Italia viva di Matteo Renzi. Tutto ciò premesso, ritengo sia doveroso da parte mia, ritirare la solidarietà che avevo espresso all’on. Maraia, fintanto che non renderà pubblica la denuncia sporta contro l’ignoto che gli si sarebbe sostituito sui social. On. Aleandro Longhi